Algarotti, Francesco: Opere Del Conte Algarotti (Band 4) (Venezia, 1791) [Cicognara, 3-4]

53o S A G G I O

Quindi naccpe principalmente la invidia
contro di lui cli quella sdegnosa schiatta,
com’ ei îa chiama, dei poeti (1): quindi
presero a morderlo, e massimamente die-
tro le spalle, i Pantilj i Fannj i Derne-
trj (2), de’quali non sarà mai spento il gen-
til seme. L’altezza e varietà del suo inge-
gno, la celebrità del nome suo, ii cerca-
re che facevano i più gran signori la sua
compagnia (3); tutto ciò gli suscitava ogni

giorno

(1) Multa fero , ut placem genus irritabile

'vatum

Ep. 2. lib. II.

(2) - - - aut crucier, cjuod
Vellicet absentem TDemetrius ?

Sat. io. lib. L

- - - mihi parvci rura , et
Spiritmn grajce tenuem camcence
JTarca non mendax dedit, et malignum
Spernere vulgus .

Od. 16. lib, I,

(3) Per totum hoc tempus subjectior m cliem

et horam

Jnvidiœ : 7ioster ludos spectaverat una,
Luserat in campo , fortunce filius , oinnes

Sate 6. lib. II.