SOPRA Orazio. 555
in ogni secolo gli eccelleriti scrittori. Del
nostro Petrarca si sa? che iui non isgoxnen’
tò certamente il tardo lavoro della lima.
Cicerone, benchè improvvisatore di profes-
sione, rifaceva taivolta di pianta quelle ope-
re, dalle quali aspettava più d’ onore : e
mandando ad Attico non so qual sua conr-
posizione di filosófìa rimpastata di bel mio-
vo, così sarà più chiara, gliscrive , miglio-
re, più hreve (x). II gran Virgilio non era
già egli di facile contentatura : egli, che
non approvando la sua Eneide, e avendo
lasciato per testamento, che si desse alle
fiarn-
Scripturus : uerjue te , ut miretur turba ,
labores ,
Contentus paucis lectoribus,
Sat. 10. lib. I.
Sic raro scribis, ut toto non quater an-
710
Membranam poscas scriptorum cjuaeque
retexens .
Sat. 5. lib. II.
(D Multo tamen haec erunc splendidiora
breviora meliora .
Cic. ad Att. ep. i3. lib. XIII.
LI 4
in ogni secolo gli eccelleriti scrittori. Del
nostro Petrarca si sa? che iui non isgoxnen’
tò certamente il tardo lavoro della lima.
Cicerone, benchè improvvisatore di profes-
sione, rifaceva taivolta di pianta quelle ope-
re, dalle quali aspettava più d’ onore : e
mandando ad Attico non so qual sua conr-
posizione di filosófìa rimpastata di bel mio-
vo, così sarà più chiara, gliscrive , miglio-
re, più hreve (x). II gran Virgilio non era
già egli di facile contentatura : egli, che
non approvando la sua Eneide, e avendo
lasciato per testamento, che si desse alle
fiarn-
Scripturus : uerjue te , ut miretur turba ,
labores ,
Contentus paucis lectoribus,
Sat. 10. lib. I.
Sic raro scribis, ut toto non quater an-
710
Membranam poscas scriptorum cjuaeque
retexens .
Sat. 5. lib. II.
(D Multo tamen haec erunc splendidiora
breviora meliora .
Cic. ad Att. ep. i3. lib. XIII.
LI 4