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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 5) — Venezia, 1791 [Cicognara, 3-5]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28024#0106
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ar-

gB O P E Λ Ë

loro virtu, nasce non dalia forza delïe
tiglierie, ma dai cattivi ordini, e dalla de-
bolezza degli eserciti (1).

Alle quali cose aggiungere anche potreb«
besi, che già i Piomani non istavano di af-
frontarsi insieme e di venire alla mischia,
non ostante che avessero le armi da trar-
re e le macchine, che pur neAoro eserci-
ti facevano ufsizio di armi da fuoco e di
artiglierie. Ma quelli erano Romani, vaîe
a dire il fior della nazione, che facevano
il più duro noviziato, prima di essere ascrit-
ti nella milizia; che da’più severi gastighi,
e dalla religion del giuramento erano dal
mal far ritenuti, e invitati a ben fare da
premj grandissimi, e dal più gagliardo pun-
to d’onore; ne’cui petti era quell’animosi-
tà, che dà la scienza, e quella virtuosa
ostinazione, che è cagione della vittoria.
Laddove i numerosi nostri eserciti sogliono
esser composti della feccia si puô dire del
popolo ; da giovinastri, ne’quali non sono
ancora entrati nè il coraggio nè la forza,

e da’

Ci) Lib. II. dei discorsi cap. îy., e libro III.
dell’ arte della guerra .
 
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