àyo Discorsi
ta seguivano Γ esercito, fornite di diyisa e
di armi aliameglio che si potè, in sembian-
za di seconda schiera, con alcuni cavalli
su’iianchi, acciocchè non si accorgessero i
d’urchi, che niente mancasse all’esercito,
0 temessero di qualche insidia, e nulla ayes-
se quell’ordine di battaglia di nuovo e di
non consueto.
Passô Koulicano la notte quasi tutta sot-
to le armi; e il giorno appresso entrarono
1 Turchi sul pizzicar del di nella valle in
bella ordinanza; in forma di mezza luna di
qua e di là si distesero. Yisto che i Per~
siani non moveano di luogo, e preso non
senza ragione quello starsi, come una reli-
quia di timore per la sostenuta perdita del
di innanzi; diede Topal Osmano 11 segno
della battagiia, e la zusfa con grande furia
si appiccô .
Koulicano sostenne Pimpeto degii spahi,
da’ quali assalita venne la cavalleria della
prima schiera, tanto quanto bastava per ap-
punto ad accendergli sempre più nelia spe-
ranza e nella sete della yittoria. A1 secon-
do urto diede volta, e co’cavalli di qua e
di là s’inselvôi Le genti della seconda schie-
ta seguivano Γ esercito, fornite di diyisa e
di armi aliameglio che si potè, in sembian-
za di seconda schiera, con alcuni cavalli
su’iianchi, acciocchè non si accorgessero i
d’urchi, che niente mancasse all’esercito,
0 temessero di qualche insidia, e nulla ayes-
se quell’ordine di battaglia di nuovo e di
non consueto.
Passô Koulicano la notte quasi tutta sot-
to le armi; e il giorno appresso entrarono
1 Turchi sul pizzicar del di nella valle in
bella ordinanza; in forma di mezza luna di
qua e di là si distesero. Yisto che i Per~
siani non moveano di luogo, e preso non
senza ragione quello starsi, come una reli-
quia di timore per la sostenuta perdita del
di innanzi; diede Topal Osmano 11 segno
della battagiia, e la zusfa con grande furia
si appiccô .
Koulicano sostenne Pimpeto degii spahi,
da’ quali assalita venne la cavalleria della
prima schiera, tanto quanto bastava per ap-
punto ad accendergli sempre più nelia spe-
ranza e nella sete della yittoria. A1 secon-
do urto diede volta, e co’cavalli di qua e
di là s’inselvôi Le genti della seconda schie-