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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 6) — Venezia, 1792 [Cicognara, 3-6]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28025#0043
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D I R V S 5 I A .

ditajnente dal mare , 1’ orizzonte ìntorno
non è così iibero, quale un astronomo de«
siderar potrebbe, e aspettar dovrebbesi da
un’ isola.

Alle due ore fu da noi quasi rasentata.
la città di Copenagben, e ne fecero nota-
re i marinaj, esser ivi l’acqua più traspa-
rente che altrove. Ci mostrò nel suo porr
to Copenaghen da trenta navi da guerra
su’ loro cantiesi ; e le mi parvero le più
belle fabbriche, che io ci vedessi. Torreg-
gia in mezzo alla città il paìazzo del re
novellamente edifìcato, che dicono sarà co*
sa reale. Costeggiammo anche un poeo la
isoletta di Amac, che è l’erbario di Co-
penaghen, e le manda ogni mattina di che
condir le sue zuppe. Una parte ne è abfì
tata dagli Olandesi. Dicono, che avendo
Cristiano II. menata Isabella di Carlo Y. ,
egli scrivesse all’arciduchessa Margherita di
lei zia, che gli mandasse qualche Fiammin-
ghi dabbene, valenti nel coltivare gli or-
taggi : e ciò, perchè fosse la tavoia della
regina messa con maggior dilicatezza. Le
mandò l’Arciduchessa alcune famiglie Olan-
desi, che hanno allegato quivi, come a Yer-

C z sa-
 
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