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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 6) — Venezia, 1792 [Cicognara, 3-6]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28025#0082
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74 V I A G G I

strano ancora di essere le fabbriche di Pe-
troburgo, chi ha negli occhi i casamenti
di Revel, e delle altre città di questo set-
tentrione. Ma il terreno, su cui è fonda»
ta , è basso paludoso : l’immenso bosco ,
dov’ella siede, non è punto vivo : non gran
cosa buoni sono i materiali, di che ella è
fabbricata ; e i disegni delle fabbriche non
sono nè di un Inigo Jones , nè di un Pal-
ladio. Regna qui una maniera di architet-
tura bastarda tra la italiana la francese e
la olandese : domina però la olandese ; e
non è maraviglia . In Olanda fece il Czar,
per così dire , i prhni suoi studj; e a Sar-
dam , quasi nuovo Prometeo, prese quel
fuoco, di cui animò dipoi la sua nazione..
Pare in efsetto, che a sola commemorazio-
ne della Olanda egli abbia trasceito di fab-
bricare alla foggia di quel paese , di pian-
tare alberi a fdo nelie strade, cìi tagliar
con canali la città , i quali non hanno qui
certamente quell uso, di che sono in Am-
sterdam o in Utrecht.

Furono già dal Czar obbligati i bojardi,
e i signori dell’imperio a lasciare Moscou,
non lungi dalla quale aveano i loro pode-

ri ;
 
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