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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 6) — Venezia, 1792 [Cicognara, 3-6]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28025#0197
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D i Russia, 189

fu la marcia delShaNaclir, e del suo eser»
cito nelle proyincie del Caspio. Darante i
treanni, ch’egli spese nelJa conquista delh
Indie, aveano i Tartari di Bochara e cli
Kieva fatto delie scorrerie nelKorassan, e
nel Shirvan i Tartari Lasghi, donde così
gli uni come gli altri aveano tratto moltis-
sime famiglie in servitù. Non fu difficile
ai Naciir tornato vittorioso , sottomettere
quei di Kieva e di Bochara, che abitano
paesi piani ed aperti; non così dei Lasghi
chiusi d’ ogn'intorno clalle montagne inac-
cessibili del Dagistan, robusti ciella perso-
na, avvezzi a ogni ciisagio, gelosissimi deì-
la libertà, tutti solclati, gli Svizzeri dell’
Asia. In vano avea più volte tentato la po-
tenza persiana di soggiogargli ; e corre ivi
in proverbio, che quel re, che è pazzo,
prencla l’impresa contro aiLasghi. La pre-
se Nadir prudentissirno sirio allora; ed eb-
be il destino degli altri. La fama delle sue
gesta indusse da principio alcune tribù po-
ste in sulla frontiera clalla parte cli mezzo
dì a mandargli ostaggi, e a sottomettersi ;
le quali egìi trapiantò la più parte nel Ko-
rassan giusta l’uso orientale. Doyea ciò ba-

star-
 
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