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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 6) — Venezia, 1792 [Cicognara, 3-6]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28025#0300
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3g 7. CONG-RESSO

scherzosi araorini, e ndiasi risonar ì’aria
dintorno di f'anciullesche nautiche grida .

Abitayano quei giardini ninfe e silyani,
a’quali il Dio davra intelletto d'amare : Ye-
nere vi aggiungeva il dono di piacere ; e
tutti i loro giuochi erano conditi dalla Yo-
Jtittà. Mischiavano essi di quando in quan-
do alie parole susurri e vezzi, o cosa altra
più cara : non ascondeva il velo, se non
quanto accendea nella voglia di vedere più
ià: stavano talvolta gli occhi in sè ristret-
ti, ma per aprirsi ed isfavillar più dolce-
raente dipoi. Non altro eranò le repulse
e gl’indugi, che usura di diletto : nè ben
sisapeva, se i continui piaceri, cli che ivi
godeasi , fossero furto , o pur dono di
Amore.

Con quella felice gente alcuni giorni di-
inprando, viclero le dame e i cavalieri mes-
so in pratica quello , che udito aveano den-
tro del tempio; e poterono vie meglio co-
oioscere, quanto alla umana felicità contri-
buir dovesse quello , che in quel solenne
congresso fermato si era dalla provvidenza
di Amore : e così delizioso e caro riusciva

loio.
 
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