3l6 Giudicio DI AsiOIlÈi
bello amorino a una tavola, clove con le
porcellane di Sassoriia gareggiasse l’oro scol-
pito da Germano, e dove le yivande ap-
prestate fossero con l’arte più esquisita di
Apicio ì ma niente di tutto questo. Non
gli venne nemmeno fatto di vedere niuna
delle ninfe, di cui dicesi essere popolati i
giardini di Citera. Ma ciò forse avvenne
per l'ora un po’troppo calda in cui andò
a visitargìi.
Niente altro gli rimase dunque da fare,
che imbarcarsi di bel nuovo, e dare ai ven-
ti le yele. Così senza indugio egli fece: e,
spirando un piacevole scirocco che non le-
vava gran mare, studiava di sorgere, colla
condanna dello storico del Congresso di Ci~
tera, al primo porto d’Italia, non senza far
voti di potere scansare l'Ammiraglio ingle-
se, il quale nella prima sua nayigazione ayea^
gli dato cotanta briga .
bello amorino a una tavola, clove con le
porcellane di Sassoriia gareggiasse l’oro scol-
pito da Germano, e dove le yivande ap-
prestate fossero con l’arte più esquisita di
Apicio ì ma niente di tutto questo. Non
gli venne nemmeno fatto di vedere niuna
delle ninfe, di cui dicesi essere popolati i
giardini di Citera. Ma ciò forse avvenne
per l'ora un po’troppo calda in cui andò
a visitargìi.
Niente altro gli rimase dunque da fare,
che imbarcarsi di bel nuovo, e dare ai ven-
ti le yele. Così senza indugio egli fece: e,
spirando un piacevole scirocco che non le-
vava gran mare, studiava di sorgere, colla
condanna dello storico del Congresso di Ci~
tera, al primo porto d’Italia, non senza far
voti di potere scansare l'Ammiraglio ingle-
se, il quale nella prima sua nayigazione ayea^
gli dato cotanta briga .