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egli amò meglio vivere in se'no alle Muse
ehe nel tumulto degli afsari; di genio si-
mile a quelF Oraz.io, a cui avrebbe volu-
to esser simile d’ingegno. Non per tanto
nel 1758. fu rivestito del titolo di consi-
gliere d’ambasciata, e accompagnò anch’egli
il Principe reale nel suo viaggio d’Italia.
Quivi raccolse applausi per lo carizoniere
di Orazio, di che egli aveva arricchito la
nostra linguà; e salutò per l’ultima volta
la patria, che non doveva riveder più mai»
Piitornato a Dresda egli riprese in mano
eon più calore che prima i sermoni di quel
poeta, col quale visse, diròcosì, bùona par-
te della vita sua; ma non potè vedere il
termine della sua opera; che non molto
tempo di poi infermò di male acuto, e il
dl 16. d’aprile dell’anno 1742- cessò di yi-
vere negli anni settanta di sua età. Venne
la sua morte accompagnata da’ più manife-
sti contrassegni di pietà cristiana, e dal più
vivo dolore di quanti l’aveano conosciuto,
a’ quali lasciò un desiderio di sè pari al
cumulo delle doti dell’ingegno e dell’ani-
mo suo .
Fu uomo converseyole, di piacevoli co-
stu-
egli amò meglio vivere in se'no alle Muse
ehe nel tumulto degli afsari; di genio si-
mile a quelF Oraz.io, a cui avrebbe volu-
to esser simile d’ingegno. Non per tanto
nel 1758. fu rivestito del titolo di consi-
gliere d’ambasciata, e accompagnò anch’egli
il Principe reale nel suo viaggio d’Italia.
Quivi raccolse applausi per lo carizoniere
di Orazio, di che egli aveva arricchito la
nostra linguà; e salutò per l’ultima volta
la patria, che non doveva riveder più mai»
Piitornato a Dresda egli riprese in mano
eon più calore che prima i sermoni di quel
poeta, col quale visse, diròcosì, bùona par-
te della vita sua; ma non potè vedere il
termine della sua opera; che non molto
tempo di poi infermò di male acuto, e il
dl 16. d’aprile dell’anno 1742- cessò di yi-
vere negli anni settanta di sua età. Venne
la sua morte accompagnata da’ più manife-
sti contrassegni di pietà cristiana, e dal più
vivo dolore di quanti l’aveano conosciuto,
a’ quali lasciò un desiderio di sè pari al
cumulo delle doti dell’ingegno e dell’ani-
mo suo .
Fu uomo converseyole, di piacevoli co-
stu-