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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 7) — Venezia, 1792 [Cicognara, 3-7]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28026#0047
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£) I V É Ii S T . Ss)

La critica è venefica e ÌDenefica.

Gli ordini dei re sono cosi tosto esegui-
ti che dati. Appena il sole preme i globet-
ti, ed ecco illuminata la terra, secondo il
Cartesio.

Sarebbe reputato poco meno che barba-
ro chi dicesse a uao de’ nostri cantori d’
Arcadia, che il secolo del secento non si
vorrebbe cancellare dagli annali del mon-
do; che un Galilei vale ilBernbo; le ope-
re di fra Paolo e ie memorie del Monte-
euccoli si possono mettere in ischiera co’
sonetti del Molza, e colle lettere di An-
nibalCaro; gl’indivisibili del Cavalieri. coll'
istesso Galateo di messer Giovanni delia
Casa.

In Germania i ponti di legno sono co-
anunemente fabbricati in modo, che le tra-
vi htte nel letto del fiume non sono clirit-
te a piombo ; ma quelle che sono nella par-
te superiore del fiume sono piegate a se-
conda dell’acqua, e quelle di sotto a ritro-
so: cosicchè quanto maggiore è la violerl-
sa delsacqua medesima, tanto più stretta-
anente il ponte viene a legarsi, e l’opera
jiesee più ferma. Tale, nè più nè meno

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