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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 7) — Venezia, 1792 [Cicognara, 3-7]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28026#0061
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DIVER.SÌ. 53

prebbe dove egli si andasse. Se il suono
si propagasse soltanto per diritta linea, co-
me fa la luce, ne seguirebbono degli altri
inconvenienti. Non saremtno cjmasi niente
avvertiti della presenza di quegli oggetti,
che sono là clove non può arrivare I’occhio.
Non gli sentiremmo, come avviene nella
presente costituzione del monclo, a poco a
poco, mapersalti. Ogni minima cosa, che
si trovasse srapposta tra un oggetto e il no-
stro orecchio, ci toglierebbe del ttitto il
potere aver con esso comunicazione alcu-
na. Saremmo come isolati in natura, e il
più delle volte sordi,-che è la piu misera
delle conclizioni, a che il disetto di un qual-
che senso possa ridur suomo; intanto che
si osserva, che i ciechi sogliono essere di
buon umore, e maninconici tutti i sorcli *
Diciamo adunqne anche per questo conto
col Poeta sdososo,

ylncl spite of pride, in erring reason s spite
One truth is clear ; sViiaLever is,- is right.

Gli uccelli. delle Indie dipinti cli cosi va*
gbi colori, ma che hanno la voce discor-
daate, e i nostri che non hanno cosi bel*

0 3 • U
 
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