D I V E R S I » 169
*10 le altre nazioni marittime oggigiorno, il
canape dalla Russia. E' questa una pianta
scitica, che fa una maravigliosa prova ne'
climi sreddi ; e sotto il nostro cielo è pian-
ta esotica. Benchè gran nayigatori, in Paxs-
sia non andavano altrimenti; i loro viaggi
erano in Asia in Egitto ncl Mar nero, i
quali paesi erano per esso loro le Indie.
Per tutto aveano case mercantili etfattorie.
Sulle foci della Tana similmente, come ri-
cavasi dagli antichi viaggiatori. Quivi con-
ducevano i Russi il loro canape a seconda
del fiume, quivi Io imbarcavano i Venezia-
ni, ne fornivano l’arsenale, dove il deposi-
to di esso ebbe il nome della Tana, del luo-
go cioè doncle vi era condotto. Tali cose
giova scoprire per via delle etimologie; se
non ci è dato per esse di salire sino alla
lingua primitiva, corne vorrebbe Bacone, a
quelia lingua madre, donde derivarono le
altre tutte che si sparsero nel monclo, e
variarono dipoi secondo i difserenti climi
della terra, e I differenti genj de’popoli.
Quod est ante pedes nemo videt, et coeli
scruUunur plagas, diceya Democrilo al ri-
ferir
*10 le altre nazioni marittime oggigiorno, il
canape dalla Russia. E' questa una pianta
scitica, che fa una maravigliosa prova ne'
climi sreddi ; e sotto il nostro cielo è pian-
ta esotica. Benchè gran nayigatori, in Paxs-
sia non andavano altrimenti; i loro viaggi
erano in Asia in Egitto ncl Mar nero, i
quali paesi erano per esso loro le Indie.
Per tutto aveano case mercantili etfattorie.
Sulle foci della Tana similmente, come ri-
cavasi dagli antichi viaggiatori. Quivi con-
ducevano i Russi il loro canape a seconda
del fiume, quivi Io imbarcavano i Venezia-
ni, ne fornivano l’arsenale, dove il deposi-
to di esso ebbe il nome della Tana, del luo-
go cioè doncle vi era condotto. Tali cose
giova scoprire per via delle etimologie; se
non ci è dato per esse di salire sino alla
lingua primitiva, corne vorrebbe Bacone, a
quelia lingua madre, donde derivarono le
altre tutte che si sparsero nel monclo, e
variarono dipoi secondo i difserenti climi
della terra, e I differenti genj de’popoli.
Quod est ante pedes nemo videt, et coeli
scruUunur plagas, diceya Democrilo al ri-
ferir