bell’Eneide del Caro . 2g 5>
isettimo, ove clescritta Io nello scudo di
Turno conversa già in bue> aggiunge Vu>
gilio :
Caelatdque amnem fundens pater Inachus
urnd ;
che il Caro traduce
.eravi il padre
Inaco} che chiamandola versava
Non men de gli occhi, che de V urna un fiu»
m e .
Nè già temerò di porre in si fatto no-
vero quelsaltra siigurata traduzion dell’uE
timo, ove dicesi di Juturna, che disperata
delia morte certa di Turno :
..Indi correndo
Nel suo fiurne gittossi, ove s" imrnerse
Insino al fondo, e ne niandò gernendo
In vece di sospir gorgogli a V aura.
Multa gemens, et se fluvio Dea condidit
alto .
Che clite voi, caro il mio Ermogene, di:
si fatte rappresentazioni di Virgilio, di que-
sti sconcj atteggiiunenti dati ad una vesta-
T 4
isettimo, ove clescritta Io nello scudo di
Turno conversa già in bue> aggiunge Vu>
gilio :
Caelatdque amnem fundens pater Inachus
urnd ;
che il Caro traduce
.eravi il padre
Inaco} che chiamandola versava
Non men de gli occhi, che de V urna un fiu»
m e .
Nè già temerò di porre in si fatto no-
vero quelsaltra siigurata traduzion dell’uE
timo, ove dicesi di Juturna, che disperata
delia morte certa di Turno :
..Indi correndo
Nel suo fiurne gittossi, ove s" imrnerse
Insino al fondo, e ne niandò gernendo
In vece di sospir gorgogli a V aura.
Multa gemens, et se fluvio Dea condidit
alto .
Che clite voi, caro il mio Ermogene, di:
si fatte rappresentazioni di Virgilio, di que-
sti sconcj atteggiiunenti dati ad una vesta-
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