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DETX^ EnEIDE DEL GaRO .
De le spoglie cVAchille, e rilucente
Del foco, ond’arse il gran navile Argolico !
Squallida avea la harha, orrido il crine
E rappreso di sangue; il petto lacero
Di quante unqua ferite al patrio muro
Ehhe cV intorno :
\
la qual versione è con particolar latide rE
ferita dal signor abate des-Fontaines nelle
scelte ed erudite note alla grave e giudi-
ziosa sua traduzione in prosa dell’Eneide (1).
E questo luogo in commendazion del Caro
notar mi piace, più tosto clie in biasimo
di lui quell’altro del quinto riferito pure
dallo stesso autore :
Interea mediutn AEneas jam classe tenebat
Certus iter, fluctusque atros aquilone seca-
hat ;
Intanto Enea spinto dal vento iti alto
Veleggiava a clilungo ;
sì perchè certa cortesia nelle cose di lette-
re non disdisse mai; sì perchè non puossi
accusare il Caro d’ abbaglio a questo passo,
Z z che
41) V, p. e 414. del T. II
DETX^ EnEIDE DEL GaRO .
De le spoglie cVAchille, e rilucente
Del foco, ond’arse il gran navile Argolico !
Squallida avea la harha, orrido il crine
E rappreso di sangue; il petto lacero
Di quante unqua ferite al patrio muro
Ehhe cV intorno :
\
la qual versione è con particolar latide rE
ferita dal signor abate des-Fontaines nelle
scelte ed erudite note alla grave e giudi-
ziosa sua traduzione in prosa dell’Eneide (1).
E questo luogo in commendazion del Caro
notar mi piace, più tosto clie in biasimo
di lui quell’altro del quinto riferito pure
dallo stesso autore :
Interea mediutn AEneas jam classe tenebat
Certus iter, fluctusque atros aquilone seca-
hat ;
Intanto Enea spinto dal vento iti alto
Veleggiava a clilungo ;
sì perchè certa cortesia nelle cose di lette-
re non disdisse mai; sì perchè non puossi
accusare il Caro d’ abbaglio a questo passo,
Z z che
41) V, p. e 414. del T. II