44 Lettére sgpra
Quodcumque ostendis mihi sic incredidus
odi i
Per quantó sieno paìpabili ed ovvie tali ve-
irità, è pur mestieri farle avvertire agli ar-
tefìci. Per cercare il maraviglioso dànnó
nel falso j e non è così facile dar loro ad
intendere, che il bellq sta dentro a’confì-
ni del naturale e del sempiice .
Parini sentirvi dire fìn cli qui, caro il
mio signor Giampietro, che la predica non
è cattiva ; ma che ella è ancora più fatta
per li piltori véneziani, che non è forse
per li bolognesi. Fi~ate tu vai, voi aggiu-
gnete col vostro PetTarca,
Mostrando altrui la via, dove smarrito
Fosti sovente, et or se jiiii che mai.
Verissimoi e piacesse al cieìo, che di tal
predica ne ricavassero i nostri alcun pro-
fitto. Ma troppi sono gli èsempj, che gri-
dano in contrario: e tanto più è da fceme-
re la loro autorità, quanto che sono de’più
accreditati maestri e del miglior secolo. Sa-
rebbe il caso del vecchio epigramma sopra
le donne: delle ree a centinaja, a miglia-
ja>
Quodcumque ostendis mihi sic incredidus
odi i
Per quantó sieno paìpabili ed ovvie tali ve-
irità, è pur mestieri farle avvertire agli ar-
tefìci. Per cercare il maraviglioso dànnó
nel falso j e non è così facile dar loro ad
intendere, che il bellq sta dentro a’confì-
ni del naturale e del sempiice .
Parini sentirvi dire fìn cli qui, caro il
mio signor Giampietro, che la predica non
è cattiva ; ma che ella è ancora più fatta
per li piltori véneziani, che non è forse
per li bolognesi. Fi~ate tu vai, voi aggiu-
gnete col vostro PetTarca,
Mostrando altrui la via, dove smarrito
Fosti sovente, et or se jiiii che mai.
Verissimoi e piacesse al cieìo, che di tal
predica ne ricavassero i nostri alcun pro-
fitto. Ma troppi sono gli èsempj, che gri-
dano in contrario: e tanto più è da fceme-
re la loro autorità, quanto che sono de’più
accreditati maestri e del miglior secolo. Sa-
rebbe il caso del vecchio epigramma sopra
le donne: delle ree a centinaja, a miglia-
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