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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 8) — Venezia, 1792 [Cicognara, 3-8]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28028#0173
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ÌLÀ PlTTUSA. 1-6ÌP

ctìsì Rafsaello si fece innanzi alla fortuna -
E se ti manca la fortuna ; perchè non sa~
rai tu contento della tua yirtù ? virtù iinal-
mente che non è nn nome vano , ma che
àd ogni modo ti dà di che vivere, e tien-
ti piacevolmente occupato tutta la giorna-
ta . Cosi’ pur pensò Correggio e Barroccio,
l’uno de’quali non si mosse di Parma , nè
ì’altro di Urbino ; assai più contenti e fe^
lici per avventura, che i primi pittori dei
re

Ma oggigiorno la s’ intende altrimenti.
Vorrebbon , appena disegnato così un po-
co , metter mano alla tavolozza ; e imbrat-
tate appena un pajo di tele, vorrebbono
che gli stipendj piovessero loro addosso,
e gli onori corresser loro incontro : e ve-
dendo che ciò non succede, fanno i più
strani lamenti del mondo, e dicono che
del valore non s‘i fa più iì minimo caso
ìn questo secolo

Vuoto d'ogni 'voler, pien d'ogni orgoglio.
Intendere a un fine , e non si servire de
debiù mezzi a conseguirlo, è il solecismo
de’principi , dice Bacone : e bene sta.

Stultitiam patiuntur opes .•

L 5 Ma
 
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