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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 8) — Venezia, 1792 [Cicognara, 3-8]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28028#0187
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t A PlTTURA'.

iìgìtur quam pictum est tanto a ragione com-
mendato da Plinio . Nè quasi nulla toglie
alla bellezza del quadro F essere stato ritoc-
cato un poco da Felice Cignani fìgliuolo
del famosoCarlo> che in Forlì avea ferma-
to sua stanza, come ella ben sa.

Di questo valentuomo si veggono in For-
11 molte belle opere. Tra le altre V Auro*
ra in soffitto, che è in casa Albizzini di-
pinta a colla ; la quale, benchè non cosl
numerosa di figure, può gareggiare con la
famosa Aurora di Guido per la lucidità del-
le tinte, e per la bellezza della forma, e
la supera per la scienza dello essere vera-
mente dipinta di sotto in su. Dicono, che
il Cignani andasse spesso a vederla, e avea
ben ragione di compiacersi di tale sua fi-
gliuola, che era per essere al padre di co-
sz grande onore. Sìmilmente andava spesso
a vedere un suo quadro, che è nei Filip-
pini> e rappresenta VAngelo, che compari-
sce di notte a san Giuseppe, e gli svela il
mistero della incarnazione . Lo chiamava
la sua notte ; forse per allusione a quella
del Correggio, di cui fu detto ch’era una
xiotte, che si vorria vedere ogni giorno.

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