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Lettere sopha
AL MEDESIMO
A P A R I G I.
Bologna y. luglio 1761.
X3lqual mano io mi servissi, ella vorreb=-
bere sapere, per aver ricopiato il santo An■-
tonio di Guido Cagnacci: ed io le dirò , cho
non troppo da lungi mi convenne cercar-
la. Io aveva un giovine pittore in mia com~
pagnia per nome Mauro Tesi, del cui va-
lore le avrà, son sicuro, parlato il signor
abate diSaint-Non. Benchè egli di profes-
sione sia quadraturista ; sì non lascia di di-
segnare bravamente la fìgura, e sa arric°
chire le sue fabbriche, che sono tutte di
gusto antico, di quegli ornamenti, che pia-
ciuto avriano al tempo di Periele o di Au-
gusto. Insieme con esso io andava princi»
palmente cercando per la Romagna le re»
liquie degli antichi edifizj, e quelli che do-
po la barbarie gotica innalzati furono dal
gusto del buon secolo: e di ogni cosa che
portasse il pregio, anche di un capitello s
di
Lettere sopha
AL MEDESIMO
A P A R I G I.
Bologna y. luglio 1761.
X3lqual mano io mi servissi, ella vorreb=-
bere sapere, per aver ricopiato il santo An■-
tonio di Guido Cagnacci: ed io le dirò , cho
non troppo da lungi mi convenne cercar-
la. Io aveva un giovine pittore in mia com~
pagnia per nome Mauro Tesi, del cui va-
lore le avrà, son sicuro, parlato il signor
abate diSaint-Non. Benchè egli di profes-
sione sia quadraturista ; sì non lascia di di-
segnare bravamente la fìgura, e sa arric°
chire le sue fabbriche, che sono tutte di
gusto antico, di quegli ornamenti, che pia-
ciuto avriano al tempo di Periele o di Au-
gusto. Insieme con esso io andava princi»
palmente cercando per la Romagna le re»
liquie degli antichi edifizj, e quelli che do-
po la barbarie gotica innalzati furono dal
gusto del buon secolo: e di ogni cosa che
portasse il pregio, anche di un capitello s
di