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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 9): Lettere Varie; Parte 1 — Venezia, 1792 [Cicognara, 3-9]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28029#0055
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V A R I E » 4 7

poesie » Ben mi duole ch’ egii sia ora libe»
rato da tali pericoli , ed io dalla mia fede.

ïl Sonetto è questo :

Pciga angioletta, ehê in sï dolce e puto
Leggiadro velo a noi dal ciel scendesti,

Ed or heando vai quest? aure, e cjuesbi
Colli, che di tal don degni non furo ;

Per quella man per q-iLelle lahhra îo giurof
Per que' tuoi schivi atti cortesi onesti,

Per gli occhi, onde tal piaga al cuor mi festi^
CJi io già morronne, e sorte altra non curo :

CJie sëbhen gelosia del suo veneno
M'asperse, inai non nacque entro al mio petta
Pensier cJie al tjio candor recasse oltraggio ;

E se nuhe taior di reo sospetto
Aïzarsi oso , per dileguarla appieno
Del divin volto tuo hasto un sol raggio .

Contuttochè di sonetti io non so.çdia esser-

O

ne ghiotto gran cosa , mi pare che questo
meriti d’ esser conseryato . Non pare an-
che a voi di ravvisarvi dentro quella puri-
îà di stile , quel maestoso andamento , qnel
felice impasto che è tutto proprio del Man-
fredi ? E veramente di questo sonetto , ch’

egli
 
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