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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 9): Lettere Varie; Parte 1 — Venezia, 1792 [Cicognara, 3-9]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28029#0076
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68

ïî £ ï1

B. £

Dalla ïettüsa di quel suo libro sopra Ÿ
ottica assai manifesto si scorge non aver
egli mai de’suoi di maneggiato prisma, ciis
è pure ii colteilo anatomieo deiia scienza
deli’ottica . Deriva egli le proprietà delia
medesima da alcune sue grossolane osser-
vazioni fatte sopra il lurne della iucerna?
e da certi suoi priucipj chim'ci, in tempo
che ia chimica era turta invoita nel miste-
rioso suo fumo , tutta intesa alla grand'ope-
ra della trasrnutazione , e non s’era avvi»
sata ner ancora di far i’anaiisi degli eie-
menti de’corpi naturali . In somina nuiia
vi ha di più disordinato di più caîiginoso
ed oscuro del sisteina deiîa înce dei Yos-
sio. Priiicipium iuicjue coloruin est albor,
finis vero nigiities. Aïbus minime coïor
niger vero maxime , dic’egli nel capo XXV a
dove asserma , che ia qualità del colore
procede dal zolfo , che si trova mescolato
in ciascun corpo . E iti un aitro luogo $
calor Tiempe verus est gradas et modus com»
busti.. r-is in corpore aliqno ; color noero ad~
pareris est imago ven coloris extra locum
visa r Daile quaii c^se tutte si puô bea
raccoglunte «quanto àiifcrenti sieno le vie
 
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