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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 9): Lettere Varie; Parte 1 — Venezia, 1792 [Cicognara, 3-9]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28029#0143
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Υ Α R I Ε 4 ΐ55

cirammi musicali , ha infìnitamente com~
mendato il suo , e in questa occasione ha
anco ricordato con somma lode quel mo-
numento, che ella ha innalzato alla gloria
della nazione germana nel suo Arminio .
Ora che le dirò io di più ? Parlarle di nuo-
vo del mio giudizio dopo quello d’un tan-
to giudice saria un mescerle acqua dopo il
Tokai. Ella mi mandi di tempo in tempo
di così belle cose a mia istruzione e diìet-
to ; e ciò mi avrà luogo della sua compa-
gnia. Sopra tutto non metta da parte il
pensieró di sàre una raccolta delle cose
sue ; non le voglia tener più lungo tempo
sotto l’invida chiave , ma ìe mandi fuora
a comune proiitto . Ho letto nelle novelie
pubbliche , che cotesta real principessa ab-
bia rnandato agli Arcadi di Roma un com-
ponimento in versi italiani clelì’ultima bel-
lezza . Potrebb’ella far sì, ch’anch’io ve-
dessi la bella opera di cotesta decima Mu·
sa ? Io le ne avrò obbligo infìnito . Addio,
sig. abate mio gentilissimo. Ella mi ami
eoine fa ; e bandisca del tutto le cirimo-
-nie con me, come ella aveva cominciato
a iare, e coniQ continuo a fare. io . Mi

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