E
ï8o L E T T E R
sentandolo ; ella maestro di ogni sorte di
eloquenza e di ogni gentilezza, e per cui
parla Fenelone in cosi bei versi toscani,
AL SJGNOR CONTE
GIO: MARIA MAZZUCHELLI
A B R E S C I A .
Berïino ιη. marzo iy5i,
C^uanto io sia stato üno ad ora poco
contento deiie cose roie, ne fanno abbastan-
za fede i tanti mutamenti che io ci ho
fatti dentro : e se mai ho desîderato di ri-
durre con più solerti studj i miei lavors
perfetti ; io Γ ho desiderato , dappoich’ eL
la si è compiaoiuta signiücarmi il suo di-
segno di voler nella sua grand’opera cho
ha tra mani registrare anche il mio nome.
Che io pur vorrei, signor Conte, rispar-
miar fatica alla sua penna ! Tutte le cose
mie io gliele ho mandate, perch’elJa ne
facçia giudizio, Quella operetta in versi so^
pm
ï8o L E T T E R
sentandolo ; ella maestro di ogni sorte di
eloquenza e di ogni gentilezza, e per cui
parla Fenelone in cosi bei versi toscani,
AL SJGNOR CONTE
GIO: MARIA MAZZUCHELLI
A B R E S C I A .
Berïino ιη. marzo iy5i,
C^uanto io sia stato üno ad ora poco
contento deiie cose roie, ne fanno abbastan-
za fede i tanti mutamenti che io ci ho
fatti dentro : e se mai ho desîderato di ri-
durre con più solerti studj i miei lavors
perfetti ; io Γ ho desiderato , dappoich’ eL
la si è compiaoiuta signiücarmi il suo di-
segno di voler nella sua grand’opera cho
ha tra mani registrare anche il mio nome.
Che io pur vorrei, signor Conte, rispar-
miar fatica alla sua penna ! Tutte le cose
mie io gliele ho mandate, perch’elJa ne
facçia giudizio, Quella operetta in versi so^
pm