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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 9): Lettere Varie; Parte 1 — Venezia, 1792 [Cicognara, 3-9]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28029#0214
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UoS L £ T T E R £

goria, per cui parlando di quanto eragîi
venuto alla corte diFrancia, quando vi fu
chiamato da Luigi XIV., diceva, come egìi
era ben naturale, che coloro i quali erano
stati favoriti dai re, oltre all’cro dei rega-
li, e Γ incenso delle lodi, avessero anche
la mirra della maldicenza .

I filosofi sogliono di comparazioni essere
scarsi, Chi passeggia puô cogliere de’fiori
tra via, non cosi chi fa cammino. In tut-
te le opere del Neutono non ci è forse
che una comparazione sola. Come neîl’al-
gebra, dice egli, dove fxniscono le quanti»
tàpositive, ivi cominciano le negative ; co-
si in fisica ivi comincia la virtù repulsiva,
dove sinisce l’attrattiva: espressione che fa-
ria credere, Ia comparazione non esser al-
tro, come diceva un matematico, che un
supplemento della chiarezza delle idee . Ma
i filosofì non sono eglino scarsi di compa-
razioni anche per questo, che la parte in
loro dominante è il giudizio ? e il giudizio,
secondo che appunto avverti un gran fìlo-
sofo, sta nel vedere le difserenze che so-
no tra le cose più somiglianti, come lo
spirito nel yedere le soniiglianze tra le pih

dif-
 
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