L E T T E R E
&2G
ALL'ABATE
CARLO INNOC. FRUGONI
A P A R M A .
Potzdam i5. ottobre ιηΒζ,
C^uanto più è cosa rara che l’uno arte»
hce renda giustizia all’altro, tanto più rai
è piaciuto legger le lodi del Metastasio nel-
la ultima lettera vostra. Dice graziosamen»
te Yoltaire , che il nostro Ramazzini, quan-
do scrisse de morbis artificum, ha laseiato
nella penna il più universal morbo di tut-
ti ; quel verme cioè dell’invidia, da cui
sono consumati più o meno tutti quanti gli
autori l’uno in verso dell’altro . E sono pur
troppo singolari gli esempj di amicizia si-
mde a quella, che stringeva insieme quel-
le anime gentili di Luca d’ Olanda e di
Alberto Durero, e deH’Hallejo e del Neu-
tono, del Petrarca e del Boccaccio, e no-
vellamente delI’Attilla e del Pergolesi. Ma
con efsetto il poema dei nostro Metastasio
avrebbe
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ALL'ABATE
CARLO INNOC. FRUGONI
A P A R M A .
Potzdam i5. ottobre ιηΒζ,
C^uanto più è cosa rara che l’uno arte»
hce renda giustizia all’altro, tanto più rai
è piaciuto legger le lodi del Metastasio nel-
la ultima lettera vostra. Dice graziosamen»
te Yoltaire , che il nostro Ramazzini, quan-
do scrisse de morbis artificum, ha laseiato
nella penna il più universal morbo di tut-
ti ; quel verme cioè dell’invidia, da cui
sono consumati più o meno tutti quanti gli
autori l’uno in verso dell’altro . E sono pur
troppo singolari gli esempj di amicizia si-
mde a quella, che stringeva insieme quel-
le anime gentili di Luca d’ Olanda e di
Alberto Durero, e deH’Hallejo e del Neu-
tono, del Petrarca e del Boccaccio, e no-
vellamente delI’Attilla e del Pergolesi. Ma
con efsetto il poema dei nostro Metastasio
avrebbe