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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 9): Lettere Varie; Parte 1 — Venezia, 1792 [Cicognara, 3-9]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28029#0252
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s44 îi E T T E a E

iuto efsettuare quel suo famoso iocendio
delle navi di Marcello. Un autore più an-
tico citato anche dai Fontenelle nella sto-
ria deirAccademia sotto l’anno iys6. ne
parla egli pure nella stessa guisa. Questi
non è per vero dire nè Polibio nè Piutar-
co nè Livio, i quali descrivendo l’assedio
di Siracusa , e le macchine inventate da
Archimede per diferiderla, non fanno nè
pur motto de’suoi specchj ustorj . II pri-
mo a mentovare cosi fatta maraviglia yo-
gliono sîa Galeno molto posteriore a’tempi
di quell' assedio. Ma le parole di Galeno
lascian iuog® a dubitare, come avverti il
conte Mazzucchelli , che Archimede non
già si seryisse di specchj per cagioriâre quelF
incendio, ma piuttosto di nraterie corabu-
stibili scagliate per via delle sue inacchme
dentro alle navi de’Romani. Zonara, che
visse al princîpîo del duodecimo secolo^
parla cosi vagamente ne’suoi annali di uu
certo specchio posto in opera da Archirne-
cle, il che fu anche praticato, egli dîce
in un altro luogo di quel suo scritto , da
Proclo per abbructare le navi di Vitaliano,,
quando questiavea posto Passedio a Costan-,

tino-
 
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