V A R I E * 277
e auspice musâ. Quanto a rae io non ces-
so di paragonare Oràzio con tutti quelli, che
10 hanno tradotto e iinitato , io che mi stu-
dio fidibus hetruscis 'venusinos aptare mo-
dos . Ë in questo esame io amrairô sempre
più quel poeta , vedendo di quale immensa
distanza egli si lasci dietro tutti i tradutto-
ri suoi. Quello, che ne ha lo spirito più
di qualunque altro, è senza dubbio Pope 9
e ben si puô dire che se Orazio avesse par-
lato inglese, non avria parlato con altra lin-
gua che con quella di Pope . E senza dub-
bio in questo luogo egli avria riconosciuto
11 suo vizio, egli, che era il più severo giu-
dice delle cose sue , quanto avria d’ altra
parte goduto sentirsi in bocca di tutti i ve-
nusti uomini, e veder la sua profezia ve-
rificata più oltre che egli non credeva, veg-
gendo i suoî versi durare più del CampE
doglio e della città eterna. Addio .
e auspice musâ. Quanto a rae io non ces-
so di paragonare Oràzio con tutti quelli, che
10 hanno tradotto e iinitato , io che mi stu-
dio fidibus hetruscis 'venusinos aptare mo-
dos . Ë in questo esame io amrairô sempre
più quel poeta , vedendo di quale immensa
distanza egli si lasci dietro tutti i tradutto-
ri suoi. Quello, che ne ha lo spirito più
di qualunque altro, è senza dubbio Pope 9
e ben si puô dire che se Orazio avesse par-
lato inglese, non avria parlato con altra lin-
gua che con quella di Pope . E senza dub-
bio in questo luogo egli avria riconosciuto
11 suo vizio, egli, che era il più severo giu-
dice delle cose sue , quanto avria d’ altra
parte goduto sentirsi in bocca di tutti i ve-
nusti uomini, e veder la sua profezia ve-
rificata più oltre che egli non credeva, veg-
gendo i suoî versi durare più del CampE
doglio e della città eterna. Addio .