3oS
L E T T E R
E
A L S 1 G JST O R
N. N.
Cavallina g. agosto 1756,
N ON di tiitte le inaniere di dire france*-
si, amico carissimo, sarebbe da torsi l’as~
sunto di renderle in italiano con pari vi~
vezza e proprietà; cbe ogni lingua ha cer-
ti atteggiamenti suoi proprj, come ogni na-
■zione ba le proprie sue fattezze . Eile non
sono perô queste maniere in quel gran nu*
mero che pensano alcuni, che non cono-
scon tanto bene la nostra lingua. Per esern*
pio pigliandone delle più famigliari, ehe
sono, come sapete, le più ritrose ad esser
tradotte , donner rendez-vous à quelqun, noi
diremmo dar convegno, dar posta a uno :
avoir cjuelqun dans la manche ; averlo in
pugno : il goûta la proposition ; la cosa gli
entrô : à tout prendre ; ragguagliato ogni co-
sa : il entra en condition chez moi; si allo-
gò meco, si acconciô meco per servitorej
Mia
L E T T E R
E
A L S 1 G JST O R
N. N.
Cavallina g. agosto 1756,
N ON di tiitte le inaniere di dire france*-
si, amico carissimo, sarebbe da torsi l’as~
sunto di renderle in italiano con pari vi~
vezza e proprietà; cbe ogni lingua ha cer-
ti atteggiamenti suoi proprj, come ogni na-
■zione ba le proprie sue fattezze . Eile non
sono perô queste maniere in quel gran nu*
mero che pensano alcuni, che non cono-
scon tanto bene la nostra lingua. Per esern*
pio pigliandone delle più famigliari, ehe
sono, come sapete, le più ritrose ad esser
tradotte , donner rendez-vous à quelqun, noi
diremmo dar convegno, dar posta a uno :
avoir cjuelqun dans la manche ; averlo in
pugno : il goûta la proposition ; la cosa gli
entrô : à tout prendre ; ragguagliato ogni co-
sa : il entra en condition chez moi; si allo-
gò meco, si acconciô meco per servitorej
Mia