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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 9): Lettere Varie; Parte 1 — Venezia, 1792 [Cicognara, 3-9]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28029#0344
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356 L E T T E B, 1

eccita i fosfori, ella stessa gli mortifica,
ed anche gii spegne. Non si dovrebb’egli
piuttosto credere, che poichè la luce ac-
cende i corpi, quanto più è intensa , tan-
îo xnaggior fiamma dovesse levarne? Ma
no. La carta, che è fosforo nobilissimo s
se si tenga esposta a un moderato lume,
diventa fosforo ignobile e plebeo se a un
più forte, senza che in niente ne venga
mutato il colore. E una volta che dal so-
le viziato sia il fosforo, non ci è verso nè
via da restituirgli la pristina sua virtù : norx
eol lavar bene la carta , e poi seccarla al
fuoco , non co’sufsumigi di zolfo , non con
lo spirito di sale armoniaco, o con quello
di vino ; non con i’opera o con la lun»
ghezza del tempo, corne 10 imparo dal dot-
tissimo vostro libro . Dondecià? dicei’acu»
îissimo Beccari, che discopritore di questa
nuova provincia deiLa hiosoiia , ne ha an-
eora in certo modo il governo . Sarebbe
forse, che laiuce battendo lungamente sis
i corpi venisse a fiaccare e a rompere la
elasticità delle particelle de’corpi medesi-
mi, ond essi vibrano, e i raggi aî di fuo-
ri ricevuti rimandano, e divengono lumi-

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