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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 9): Lettere Varie; Parte 1 — Venezia, 1792 [Cicognara, 3-9]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28029#0350
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3z|3 L E i' T E B. E

quelle adunanze, che si tenevano nelle cor»
ti di Ferrara e cli Urbino. Alcune cose sue
lio letto brillanti d’ingegno, e un ragiona-
mento vostro e da yoî sul problema, se
giovi o rto, che il poeta senta egli medesi-
mo la passione, che deve esprimere. Tra
le altre cose, che in leggendolo mi banno
piacevolmente ferito, mi feri singolarmen-
te quel tratto : Per cjuanti terrori passô h'nea
'Venendo in Italia ? E fra tanti scogli av-
volgendosi, e tanti mari varcando, quante
ire , qnante lusinghe e quanti inganni sol
cô ! Mi fece venire in mente i\ verbum ar-
dens di Cicerone, che piace tanto, quan-
do ci sia fatta la strada, ed è ben nicchîa^
to ; del che egli medesimo ne fornisce tan-
ti esempj.

Buon per voi che sapete cosi felicemen»
te ardire. Ma ditemi un poco ; non teme-
te voi il naso adunco di questi nostri let-
terati casti pndici puri , che adombrano, e
pigiiano scandalo di ogni mînimo che, che
abbia un po’deinervo, e non sia registra-
to neToro frasarj e repertorj? O fate voi
piuttosto come ii medesimo Cicerone > che
si faceya leciîo di non badare gran fatto

alla
 
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