4 Letteri
ISfec turpem senectam
Degere, nec cithara carentem ,
Di non minor piacere mi è stata la let*
tera vostra, cosi giovane e fresca aneh’es-
sa, come è il sonetto . Grandissiina ragio-
ne voi avete a passarvela allegramente col
Berni, e farvi intrattenere da quella tanta
sua piacevolezza, come facevano i più cul-
ti signori del cinquecento . Qual grazia non
ha egli veramente tutta sua propria ? Che
sapor nativo ! E che poeta non è egli, quan-
do esserlo si conveniva? II tutto condito
xon una naturalezza, e con una disinvoltu-
ra che non par suo fatto.
La poesia e come quella cosa,
Sapete, che bisogna star con lei,
Che si leva a sua posta, e rizza, e posa .
Chi potrebbe dir di meglio?
Un altra opinion, che non è buona,
Tien, che V Imperadore e 7 Prete Janni
Sien maggior del Torrazzo di Cremona,
Perchè
ISfec turpem senectam
Degere, nec cithara carentem ,
Di non minor piacere mi è stata la let*
tera vostra, cosi giovane e fresca aneh’es-
sa, come è il sonetto . Grandissiina ragio-
ne voi avete a passarvela allegramente col
Berni, e farvi intrattenere da quella tanta
sua piacevolezza, come facevano i più cul-
ti signori del cinquecento . Qual grazia non
ha egli veramente tutta sua propria ? Che
sapor nativo ! E che poeta non è egli, quan-
do esserlo si conveniva? II tutto condito
xon una naturalezza, e con una disinvoltu-
ra che non par suo fatto.
La poesia e come quella cosa,
Sapete, che bisogna star con lei,
Che si leva a sua posta, e rizza, e posa .
Chi potrebbe dir di meglio?
Un altra opinion, che non è buona,
Tien, che V Imperadore e 7 Prete Janni
Sien maggior del Torrazzo di Cremona,
Perchè