s3a L E T T E R Ë
A L MEDESIMO
A P I S T O J A.
Pisa 19. marzo 1764.
D u signor dottor Gilli, che è veramente
uno de’degni uomini che sieno al mondo,
e che ama lei inhnitamente, ho ricevuto
una gratissima nuova, ed è , ch’ella il di i3.
del mese avea già compita la metà della
volta. Ciò mi fa sperare che ii lavoro pos-
sa essere terminato tutto alla metà di mag-
gio . Se questo è, ella viene a trovarmi in
Pisa . Se poi fosse altrimenti, che non vor-
rei, io verrei a levarla a Pistoja .
Eccole il piano della mia vita. Sino al-
la fine di maggio io sto qui. Yado a pas-
sare dieci o dodici giorni di giugno a Li-
vorno, torno a Pisa per istare a’bagni uno
o due giorni, di là me ne passo a Lucca,
dove vorrei starmene sei o sette giorni, e
vedervi quelle vilie che non potei vedere 1
anno passato. Di là passo a Pistoja, dove
starei
A L MEDESIMO
A P I S T O J A.
Pisa 19. marzo 1764.
D u signor dottor Gilli, che è veramente
uno de’degni uomini che sieno al mondo,
e che ama lei inhnitamente, ho ricevuto
una gratissima nuova, ed è , ch’ella il di i3.
del mese avea già compita la metà della
volta. Ciò mi fa sperare che ii lavoro pos-
sa essere terminato tutto alla metà di mag-
gio . Se questo è, ella viene a trovarmi in
Pisa . Se poi fosse altrimenti, che non vor-
rei, io verrei a levarla a Pistoja .
Eccole il piano della mia vita. Sino al-
la fine di maggio io sto qui. Yado a pas-
sare dieci o dodici giorni di giugno a Li-
vorno, torno a Pisa per istare a’bagni uno
o due giorni, di là me ne passo a Lucca,
dove vorrei starmene sei o sette giorni, e
vedervi quelle vilie che non potei vedere 1
anno passato. Di là passo a Pistoja, dove
starei