Y A R I E .
A L MEDESIMO
A BOLOGNA.
Pioma 6. marzo 1754*
Q
uANTO la vostra lettera mi ha empito
di tristezza per quella parte sua, nella qua-
le ella mi dà cattive nuove della salute del
signor Manfredi, altrettanto mi ha ella ral-
legrato per le buone novelle che mi reca
dellavostra; la quale mi do a credere che
sia una delle più consermate e delle più
stabili del mondo ; che certamente non ci
vuol medlocre salute per afsrontare, come
avete fatto voi, il Calendario siccis oculis.
Or via non lasciar la magnanima tua impre-
sa, che io spero di vederyi un giorno in
un qualche basso-rilievo col globo innanzi,
come il padre Ciavio nel monumento di
Gregorio XIII. , e di vedervi mostrato a di-
to da’ Ciceroni di Roma ; i quali Dio sa
quante cose belle diranno sopra di voi. Cer-
to è che queste belle speranze devono ra-
T 4
pire
A L MEDESIMO
A BOLOGNA.
Pioma 6. marzo 1754*
Q
uANTO la vostra lettera mi ha empito
di tristezza per quella parte sua, nella qua-
le ella mi dà cattive nuove della salute del
signor Manfredi, altrettanto mi ha ella ral-
legrato per le buone novelle che mi reca
dellavostra; la quale mi do a credere che
sia una delle più consermate e delle più
stabili del mondo ; che certamente non ci
vuol medlocre salute per afsrontare, come
avete fatto voi, il Calendario siccis oculis.
Or via non lasciar la magnanima tua impre-
sa, che io spero di vederyi un giorno in
un qualche basso-rilievo col globo innanzi,
come il padre Ciavio nel monumento di
Gregorio XIII. , e di vedervi mostrato a di-
to da’ Ciceroni di Roma ; i quali Dio sa
quante cose belle diranno sopra di voi. Cer-
to è che queste belle speranze devono ra-
T 4
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