V A n ï E .
3o9
Bl SUA ECCELL. L'ABATE
ANTONIO CONTI
ALL’ AUTORE.
Venezia i5. gennajo iy3o.
Jo comîncio dal dimandar perdono a V.
S. Illustrissima , se prima non ho risposto
alla sua lettera e ringraziatala delle Tavo-
le che m’ha inviate. Ho scritto al signor
marchese diLiancourt, ed io la prego, se
mai ie ne capitasse un altro esemplare, di
prenderlo a mie spese senza altre cerimo-
nie, e far che con buona occasione il sig.
Eustachio l’invii a Parigi. Non è meravi-
glia, che il signor Maraldi non gli abbia
scritto , poichè il pover’ uomo è morto, e
bisogna che lunga sia stata la sua malattia .
Mi dispiace assai, che abbiamo perduto un’
sibuorPuomo e tanto benemerito deil’astro-
nomia. Ho vissuto molti anni con lui, e
l’ho ritrovato sempre verso me cortesissi-
nio, e molto amante deii’Italia, e partico-
V 3 lar-
3o9
Bl SUA ECCELL. L'ABATE
ANTONIO CONTI
ALL’ AUTORE.
Venezia i5. gennajo iy3o.
Jo comîncio dal dimandar perdono a V.
S. Illustrissima , se prima non ho risposto
alla sua lettera e ringraziatala delle Tavo-
le che m’ha inviate. Ho scritto al signor
marchese diLiancourt, ed io la prego, se
mai ie ne capitasse un altro esemplare, di
prenderlo a mie spese senza altre cerimo-
nie, e far che con buona occasione il sig.
Eustachio l’invii a Parigi. Non è meravi-
glia, che il signor Maraldi non gli abbia
scritto , poichè il pover’ uomo è morto, e
bisogna che lunga sia stata la sua malattia .
Mi dispiace assai, che abbiamo perduto un’
sibuorPuomo e tanto benemerito deil’astro-
nomia. Ho vissuto molti anni con lui, e
l’ho ritrovato sempre verso me cortesissi-
nio, e molto amante deii’Italia, e partico-
V 3 lar-