4« L K T T E R E
non si vuoi parlare e molto meno scrive-
re . Mi è stato caro il sonetto in linsua ve-
neziana, ma molto più il vostro, iì quaie
è piaciuto eziantlio ai signor dottore Fran-
cesco , al signor Giampietro e agii altri, ché
io iianno udito . Si è detta quaiche burla
sopra le passioni d’animo espresse nel so-
netto, e sojtra il dono destinato, che ne
è l’argomento. lo tuttavia dopo aver letta
aila conversazione astronomica ia vostra let-
tera, ho dato d’un tratto di penna al no-
me della dama, di cui si parla r per poter'
serbar la lettera, che troppo per altro mi
è cara, come tutte le cose vostre lo sono.
Ben si sa che i poeti si fingonc in capo
amori e gelosie e crudeltà ed altre cose tai
che 'Vanno insieme, per avere argomenti fe-
condi da poetare ; si sa ancora che i doni
aile dame non si sanno sempre per amore ?
ma ii più delle voite per gentilezza; nulla
di meno in una lettera, che ptiò andare
sotto gli occhi altrui, non si vuol mettere
alcun nome vero, ove trattisi d’arnore an-
corchè poetico e finto. Del sonetto dicovi
di nuovo che mi è piaciuto, siccome quel-
lo che è ben condotto con unità di argo-
mento
non si vuoi parlare e molto meno scrive-
re . Mi è stato caro il sonetto in linsua ve-
neziana, ma molto più il vostro, iì quaie
è piaciuto eziantlio ai signor dottore Fran-
cesco , al signor Giampietro e agii altri, ché
io iianno udito . Si è detta quaiche burla
sopra le passioni d’animo espresse nel so-
netto, e sojtra il dono destinato, che ne
è l’argomento. lo tuttavia dopo aver letta
aila conversazione astronomica ia vostra let-
tera, ho dato d’un tratto di penna al no-
me della dama, di cui si parla r per poter'
serbar la lettera, che troppo per altro mi
è cara, come tutte le cose vostre lo sono.
Ben si sa che i poeti si fingonc in capo
amori e gelosie e crudeltà ed altre cose tai
che 'Vanno insieme, per avere argomenti fe-
condi da poetare ; si sa ancora che i doni
aile dame non si sanno sempre per amore ?
ma ii più delle voite per gentilezza; nulla
di meno in una lettera, che ptiò andare
sotto gli occhi altrui, non si vuol mettere
alcun nome vero, ove trattisi d’arnore an-
corchè poetico e finto. Del sonetto dicovi
di nuovo che mi è piaciuto, siccome quel-
lo che è ben condotto con unità di argo-
mento