88 Lettehè
contentezza . Venendo dunque agli altri par-
ticolari della dolcissima lettera vostra, di-
rovvi che martedì passato fui a ritrovarè
alle sue stanze il padre maestro del sacro
palazzo, ed oltre il piacere che presi dai
discorrere per lo spazio d’un'ora con uo-
mo sì saggio e per ogni conto sì degno ,
infìnitamente ini piacque di sentire quan-
to teneramente egli vi ami, di che mi fe-
ce larghissime espressioni. Egli avrebbe de-
siderato non meno di me che seguitando
rincominciata carriera veniste a farvi co-
noscere, e a stabilirvi inRoma, dove lar-
go cainpo poteva aprirsi a’vostri avanza-
inenti e all’onor vostro e della casa, sul
fondamento non meno del vostro grand’in-
gegno, che del suo credito e del suo amo-
re per yoi. Ora conosce anch’egli la nec-
cessità di prendere, dopo la morte del pic-
colo fratellino, altra risoluzione , e siccome
saggio anche a questa si accomoda. Mi dis-
se di volervi scrivere d’avenni veduto, ed
io proinisi a lui di darvi parte del nostro
abboccamento. Egli è veramente degno di
quella stiina, che in questa corte ha gran-
dissima, e se tornassero tempi non disfavo-
re-
contentezza . Venendo dunque agli altri par-
ticolari della dolcissima lettera vostra, di-
rovvi che martedì passato fui a ritrovarè
alle sue stanze il padre maestro del sacro
palazzo, ed oltre il piacere che presi dai
discorrere per lo spazio d’un'ora con uo-
mo sì saggio e per ogni conto sì degno ,
infìnitamente ini piacque di sentire quan-
to teneramente egli vi ami, di che mi fe-
ce larghissime espressioni. Egli avrebbe de-
siderato non meno di me che seguitando
rincominciata carriera veniste a farvi co-
noscere, e a stabilirvi inRoma, dove lar-
go cainpo poteva aprirsi a’vostri avanza-
inenti e all’onor vostro e della casa, sul
fondamento non meno del vostro grand’in-
gegno, che del suo credito e del suo amo-
re per yoi. Ora conosce anch’egli la nec-
cessità di prendere, dopo la morte del pic-
colo fratellino, altra risoluzione , e siccome
saggio anche a questa si accomoda. Mi dis-
se di volervi scrivere d’avenni veduto, ed
io proinisi a lui di darvi parte del nostro
abboccamento. Egli è veramente degno di
quella stiina, che in questa corte ha gran-
dissima, e se tornassero tempi non disfavo-
re-