L £ T T E a E
' ì 16
XXYIL
Bologna 19. febbrajo 17 3 7*
OE io non vi amassi quanto faccio, e so
non fossi certo che voi mi fate la giustizia
di prendere nella miglior parte le mie in-
sinuazioni, e di crederle fedeli, non mi
indurrei a scrivervi cosa, che potesse in
qualche modo spiacervi, se pure può spia-
cervi un avviso fondato sopra notizie, che
forse non hanno sussistenza. In Roma si è
risaputo, o per dir meglio notifìcato ch©
nei dialoghi, che voi siete per pubblicare
sopra la luce, siano alcune espressioni, le
quali non sieno per essere a grado di chi
ha ivi ìa censura de’ libri, onde si possa
dubitare che la vostra opera riporti di co-
là qualche ingiuriosa nota. Non so indur»
mi a creder tal cosa, conoscendovi, come
faccio, saggio e circospetto ; ma la nostra
amicizia e la viva passione, che ho per V
onor vostro, e per quelìa estimazione, di
cui vi conosco degnissimo, e di cui vorrei
ve-
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XXYIL
Bologna 19. febbrajo 17 3 7*
OE io non vi amassi quanto faccio, e so
non fossi certo che voi mi fate la giustizia
di prendere nella miglior parte le mie in-
sinuazioni, e di crederle fedeli, non mi
indurrei a scrivervi cosa, che potesse in
qualche modo spiacervi, se pure può spia-
cervi un avviso fondato sopra notizie, che
forse non hanno sussistenza. In Roma si è
risaputo, o per dir meglio notifìcato ch©
nei dialoghi, che voi siete per pubblicare
sopra la luce, siano alcune espressioni, le
quali non sieno per essere a grado di chi
ha ivi ìa censura de’ libri, onde si possa
dubitare che la vostra opera riporti di co-
là qualche ingiuriosa nota. Non so indur»
mi a creder tal cosa, conoscendovi, come
faccio, saggio e circospetto ; ma la nostra
amicizia e la viva passione, che ho per V
onor vostro, e per quelìa estimazione, di
cui vi conosco degnissimo, e di cui vorrei
ve-