ì58 Lettere
mani manderò a lei lepoesie, che mi of*
dinaste di darle , e potete immaginarvi se
le farà copiar prontamente. II grand’Eusta-
chio è ora in Bologna, e mi ha comanda-
to di salutarvi. Tra poco dee però ritorna*
re a Ravenna, e di Ià passare a Roma. Que-
sto gli può essere di grand’utile, e gli è
ancora d’onore , ma di tant’utile non ab-
bisogna, e circa l’onore ne ha tanto che
ne porria dare a qualunque, e però mi pa-
re che assai meglio facesse se qui restasse
e co’suoi libri e con noi, senza faticarsi
tanto, e senza esporsi a quei tanti perico-
li, che in viaggiando s’incontrano. Messer
Alessandro Fabri senza hne vi si raccoman-
da, e lo stesso fa lo schifosetto e rabbio-
setto Vicini, e il fa ancora Eustachio mio.
Conservatemi sempre l’atnor vostro , che al
mio non potrà togliervi mai cosa alcuna»
Addio. State sano.
mani manderò a lei lepoesie, che mi of*
dinaste di darle , e potete immaginarvi se
le farà copiar prontamente. II grand’Eusta-
chio è ora in Bologna, e mi ha comanda-
to di salutarvi. Tra poco dee però ritorna*
re a Ravenna, e di Ià passare a Roma. Que-
sto gli può essere di grand’utile, e gli è
ancora d’onore , ma di tant’utile non ab-
bisogna, e circa l’onore ne ha tanto che
ne porria dare a qualunque, e però mi pa-
re che assai meglio facesse se qui restasse
e co’suoi libri e con noi, senza faticarsi
tanto, e senza esporsi a quei tanti perico-
li, che in viaggiando s’incontrano. Messer
Alessandro Fabri senza hne vi si raccoman-
da, e lo stesso fa lo schifosetto e rabbio-
setto Vicini, e il fa ancora Eustachio mio.
Conservatemi sempre l’atnor vostro , che al
mio non potrà togliervi mai cosa alcuna»
Addio. State sano.