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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 11): Lettere Italiane — Venezia, 1794 [Cicognara, 3-11]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28089#0211
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I N E D I T E . 2o5

te è quel paese, ove si sta lieto e giocon-
do. Gli ainici tutti vi desiderano, e altre
persone oltre gli araici. Io per me spero
che così farete, e ne vo inolto contento .
Ignazio sta alquanto raeglio, e non dice e
non fa pazzie, ma bisogna vedere se sarà
costante in questo stato. Ella è stata certo
una cosa assai molesta per il dottore Era-
clito la prima volta che gli giunse in stan-
£a gridando e facendo fracasso, come se
dietro avesse avuto chi volesse ucciderlo .
Povero ragazzo ! Dio voglia che torni sano .
Vroi avrete letta già l’orazione fabbriana,
per la quale dubito che più non si faccia
la pittoresca accademia. Nelhorazione par-
rai che in alcuni luoghi abbia parlato ve-
ramente con molta asprezza, e che il me-
desimo potesse dirsi con tale soavità che i
pittori confessassero il vero, e non se n’
©fsendessero . Se così avesse parlato a Car-
lo quinto monsignor dellaCasa, non so che
fosse intervenuto, non dico di Piacenza,
ma di lui medesimo. Tuttavia i pittori, i
quali poco intendono, fanno più rumore
di ciò che meriti la saccenda. Io son fuori
di ogni intrico, e ne ringrazio Dio, e co-


 
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