s84 L E T T E R É
Musis amicus tristitiam, et meturrt
Traclam protervis in mare creticum
Portare ■ventis etc.
e simili altri, non vel trovi Fecjuiyoco. Pu-
re sappi che io m’accheto più a una paro-
la tua, che a tutte le ragioni che a me
potesser parere in contrario; e so che co-
sì adoperando io certamente non m’ingan-
no. Che poì alleviar sia di quattro sillabe
io me ne ìnerayiglio forte, tanto più che
nna volta in un mio sonetto io posi que-
sta parola come di tre, che io recitai a
tutti cotesti poeti, etpersonne ne m en dit
mot. Tutti i miei si raecomandano a te sen-
za Jfìne ; lo stesso fa Ia signora Diana ed ii
principe della Torella, a casa il quale io
anderò a pranzo domattina. Nessuno il fa
più di me, il quale son più cosa tua che
non lo sei tu medesimo. Io ti priego ad
amarmi, a ricordarti talora dime, e a scri-
yermi di te, e dei modo della vita tua che
tieni ora. lo ti priego altresì a raccogliere
le composizioni tue il più tosto che puoi.
Ti priegherei anco a dirmi alcuna cosa dei-
la niiaelegia, se io già a quest’ora non ti
avessi
Musis amicus tristitiam, et meturrt
Traclam protervis in mare creticum
Portare ■ventis etc.
e simili altri, non vel trovi Fecjuiyoco. Pu-
re sappi che io m’accheto più a una paro-
la tua, che a tutte le ragioni che a me
potesser parere in contrario; e so che co-
sì adoperando io certamente non m’ingan-
no. Che poì alleviar sia di quattro sillabe
io me ne ìnerayiglio forte, tanto più che
nna volta in un mio sonetto io posi que-
sta parola come di tre, che io recitai a
tutti cotesti poeti, etpersonne ne m en dit
mot. Tutti i miei si raecomandano a te sen-
za Jfìne ; lo stesso fa Ia signora Diana ed ii
principe della Torella, a casa il quale io
anderò a pranzo domattina. Nessuno il fa
più di me, il quale son più cosa tua che
non lo sei tu medesimo. Io ti priego ad
amarmi, a ricordarti talora dime, e a scri-
yermi di te, e dei modo della vita tua che
tieni ora. lo ti priego altresì a raccogliere
le composizioni tue il più tosto che puoi.
Ti priegherei anco a dirmi alcuna cosa dei-
la niiaelegia, se io già a quest’ora non ti
avessi