L' E T T E R £
2go
DEL CONTE
ALGAROTTI
A L MEDESIMO
XI.
Veixezia 12. luglio
C^uali grazie non debbo io renderti, ©
quale inHnito obbligo non ti hoio, di aver-
mi con Ia cara ed uraanissima e desidera-
tissima lettera tua fatte avere quelle elodi»
ci, non so se io dica perle gerame o teso-
ri, ma certo preziosissime e rarissime co-
se ? O benedetta terra, onde si chiaro in-
gegno al mondo nacque ! Ma che soavità,
che verità, che afsetti, che lumi poetici,
che immagini ! così che egli non mi pare in
niuna di queste cose inferiore al Bembo,
nel vezzo e nella grazia e in una certa di-
licatezza e vaghezza di pensare mi pare su«
Fe~
2go
DEL CONTE
ALGAROTTI
A L MEDESIMO
XI.
Veixezia 12. luglio
C^uali grazie non debbo io renderti, ©
quale inHnito obbligo non ti hoio, di aver-
mi con Ia cara ed uraanissima e desidera-
tissima lettera tua fatte avere quelle elodi»
ci, non so se io dica perle gerame o teso-
ri, ma certo preziosissime e rarissime co-
se ? O benedetta terra, onde si chiaro in-
gegno al mondo nacque ! Ma che soavità,
che verità, che afsetti, che lumi poetici,
che immagini ! così che egli non mi pare in
niuna di queste cose inferiore al Bembo,
nel vezzo e nella grazia e in una certa di-
licatezza e vaghezza di pensare mi pare su«
Fe~