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357
DEL MEDESIMO
XXIII.
Bologna 16. settembre 1762.
f\.ispoNDO a due vostre soavissime lettere >
cioè a quella che ebbi l’ordinario scorso
da Voi, ed a quella che ricevo oggi col
vostro dolce e leggiadro e bel sonetto, ed
oltre a ciò tanto soave e cortese, che e’
pare che abbia voluto gareggiar con la let-
tera ; del quale però non vi dirò ora al-
tro, mancandomi il tempo di scrivere lun-
ga lettera, non che di pensare più sottil,-
mente a quei passi particolari che voi in.
esso sonetto mi accennate . Sicchè di esso
un’ altra volta. Venendo poi alla lettera
deir ordinario passato , dicovi prima che
voi potete far di me quel che vi piace,
fuori solo farmi buon poeta, voglio dire
che io non mancherò di servirvi di alcun.
componimento sopra T ambasciatore che voi
Z 3 dite j
357
DEL MEDESIMO
XXIII.
Bologna 16. settembre 1762.
f\.ispoNDO a due vostre soavissime lettere >
cioè a quella che ebbi l’ordinario scorso
da Voi, ed a quella che ricevo oggi col
vostro dolce e leggiadro e bel sonetto, ed
oltre a ciò tanto soave e cortese, che e’
pare che abbia voluto gareggiar con la let-
tera ; del quale però non vi dirò ora al-
tro, mancandomi il tempo di scrivere lun-
ga lettera, non che di pensare più sottil,-
mente a quei passi particolari che voi in.
esso sonetto mi accennate . Sicchè di esso
un’ altra volta. Venendo poi alla lettera
deir ordinario passato , dicovi prima che
voi potete far di me quel che vi piace,
fuori solo farmi buon poeta, voglio dire
che io non mancherò di servirvi di alcun.
componimento sopra T ambasciatore che voi
Z 3 dite j