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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 12): Lettere Italiane — Venezia, 1794 [Cicognara, 3-12]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28090#0013
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Inedite. 5

Fate ragione che io lo sia . Ma che cosa
creclete voi sieno quelli che si chiamano
sobrj ? Chi ò ubriaco d’una cosa e chi d.’
un’altra. Voi mi par che lo siate ora del-
le muse , le quali se vi sembran ritrose ,
vostro danno , che tenete pur tuttavia sul
tavolino quelle pesti e quei veleni. Prova-
te di legger meno cose mie, e più spesso
cose buone ; e vederete forse che le nin-
fe castalie vi saranno più propizie, e fare-
te piii facilmente quella epistola e quell’en-
decasillabo che voi mi fate sospirar tanto ;
così che io non sospirerei cosa alcuna mag-
giormente, se non sospirassi voi, che pur
mi fate sperare a qualche tempo il vostro
ritorno ; cui spera eziandio Manfredi, il qual
ini ha scritto cla Perugia, donde dovea tor-
nare a Roma , e donde poi tornerebbe a
Bologna. Egli dice che da un mese in qua
non ha avuto vostre lettere, ma spera aver
voi alla specula quando ci tornerà; il che
non so quando dovrà essere . Fin qui parrni
aver risposto alla vostra lettera degli u. ,
però vengo a quella dezi.; e vi ringrazio
primamente di ciò che mi scrivete de’so-
netti miei , de’ quali lascio che voi giudi-
A 5 chiate
 
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