160 L E T T E R E
Parnaso ci va bene, voglio poi che ci ap-
plichiamo a quel dell’Indie. Scrivetemì dun-
que, Algarottino tnio, di queste cose e del-
ìa vostra Pioina, della quale desidero saper
se vi piaccia, per sapere quanto io debba
stimarla . Yoi troverete qui un sonetto di
Gomante, che così si chiama Frugoni, ed
è scritto ad Atelmo che è il nome arcadi-
co del inarchese Ubertino Landi, nel qual
sonetto, cotne vedrete, esso Comante rin-
grazia Atelmo delle poesie vostre che egli
gli avea donato . State sano , Algarottino
mio, ed amatemi come fate, persuadendo-
vi che io amo voi quanto me stesso . Ad-
dio. Addio .
Comante ad Atelmo .
Qiialunque mai stil dotto avvien che s'erga
Cantando o le feroci ìre di Marte,
O d’amor l'opre, ond’è che tanta parte
Di dolce poesia da Pindo emerga,
Vegna e si spècchi, e pià s’allumi e terga,
Inclito Atelmo, ne le aonie carte,
Che il cigno d’Adria con miràbil’arte
Sacre al gran nome tuo coiora e verga.
Pasco
Parnaso ci va bene, voglio poi che ci ap-
plichiamo a quel dell’Indie. Scrivetemì dun-
que, Algarottino tnio, di queste cose e del-
ìa vostra Pioina, della quale desidero saper
se vi piaccia, per sapere quanto io debba
stimarla . Yoi troverete qui un sonetto di
Gomante, che così si chiama Frugoni, ed
è scritto ad Atelmo che è il nome arcadi-
co del inarchese Ubertino Landi, nel qual
sonetto, cotne vedrete, esso Comante rin-
grazia Atelmo delle poesie vostre che egli
gli avea donato . State sano , Algarottino
mio, ed amatemi come fate, persuadendo-
vi che io amo voi quanto me stesso . Ad-
dio. Addio .
Comante ad Atelmo .
Qiialunque mai stil dotto avvien che s'erga
Cantando o le feroci ìre di Marte,
O d’amor l'opre, ond’è che tanta parte
Di dolce poesia da Pindo emerga,
Vegna e si spècchi, e pià s’allumi e terga,
Inclito Atelmo, ne le aonie carte,
Che il cigno d’Adria con miràbil’arte
Sacre al gran nome tuo coiora e verga.
Pasco