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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 12): Lettere Italiane — Venezia, 1794 [Cicognara, 3-12]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28090#0175
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iNEDITEé 167

òeriraoniaìe roraano, che da Polignac me-
desimo non si potrebbe desiderar di più .
Ho conosciuto il Bottari, il quale con una
certa aria .di raodestia ch’egli afsetta , rai
pare uno de’ più gloriosi ietterati che io
abbia conosciuto . Egli ha più cognizioni ,
massirae nella storia della pittura e dell’ar-
chitettura, aìle quali accompagna un certo
gusto, di quello ch’egli abbia faccende let-
terarìe e politiche , dalle quali egli dice ,
sempre però inodestamente, d’essere op-
presso . Nella poesia egli ha un gusto da
non inyidiarglielo troppo , non dubitando
egli, per quanto parmi d’aver raccolto, dl
raettere il Casa sopra ogni altro poeta ita-
liano . Egli ha questo di coraune 00’ Fio-
rentini d’ esser raassimo nelle cose mini-
me. Io credo che Svetonio fosse poco più
esatto nel fare i ritratti de’suoi imperado-
ri. Così io credo che vi potrà bastare in-
torno a questo letterato , i cui aggiunti son
tutti in issimo. Io aspetto poi da voi qual-
che copia delle poesie mie . Mi piace in-
Jfinitamente ch’elleno sieno lodate da Fru-
goni ; raa mi piace ancor più che queste
lodi piacciano tanto a voi, che non dubi-

L 4 tiate
 
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