I N E D I T E .
porreste all’animo, come abbiamo noi fat-
to, qualche motivo di consolazione per sos-
frire con costanza la perclita di lui ; sebbe-
ne vi sembrerà forse che il riinedio sia peg-
giore del male. Ai 15. del rnese alle ore
17. e 20. minuti in. circa egli spirò . In
tutto il tempo della malattia egli ha soffer-
to con somma pazienza e costanza d’animo
quei dolori ch’egli conosceva mortaii, ed
anzi egli studiava alle volte di trattenere
e sollevare quelli che gli stavano d’intor-
no, lo che recava bensì ammirazione, ma
non già consolazione . II giorno prirna ch’
egli morisse parlò meco di cose astronomi-
che, ma confusamente, avendo la lingua un
poco irapedita. Egli mi parlò d’ una lette-
ra che aveva ricevuto dal sig. Cassini so-
pra la variazione in latitudine di alcune
stelle, quasi volendo significarmi quelìo, che
a lui dovessi io rispondere in nome suo .
Faccio conto di scrivere al sig. Cassini e
al sig. Maraldi questa trista nuova per en-
trare in commercio con loro e per soste-
nere come il meglio si potrà da me in que-
sto miserabile paese l’onore dell’astronomia.
Sebbene io non sono ancora sicuro del inio
de-
porreste all’animo, come abbiamo noi fat-
to, qualche motivo di consolazione per sos-
frire con costanza la perclita di lui ; sebbe-
ne vi sembrerà forse che il riinedio sia peg-
giore del male. Ai 15. del rnese alle ore
17. e 20. minuti in. circa egli spirò . In
tutto il tempo della malattia egli ha soffer-
to con somma pazienza e costanza d’animo
quei dolori ch’egli conosceva mortaii, ed
anzi egli studiava alle volte di trattenere
e sollevare quelli che gli stavano d’intor-
no, lo che recava bensì ammirazione, ma
non già consolazione . II giorno prirna ch’
egli morisse parlò meco di cose astronomi-
che, ma confusamente, avendo la lingua un
poco irapedita. Egli mi parlò d’ una lette-
ra che aveva ricevuto dal sig. Cassini so-
pra la variazione in latitudine di alcune
stelle, quasi volendo significarmi quelìo, che
a lui dovessi io rispondere in nome suo .
Faccio conto di scrivere al sig. Cassini e
al sig. Maraldi questa trista nuova per en-
trare in commercio con loro e per soste-
nere come il meglio si potrà da me in que-
sto miserabile paese l’onore dell’astronomia.
Sebbene io non sono ancora sicuro del inio
de-