XVIII.
Bologna 28. maggio
Dopo veduta FAscensa , e dopo ricevuta
mille onestà e fìnezze da vostro fratello,
me ne venni a Bologna, ove appena giun-
to intesi che gli Assunti dell’Instituto era-
no furenti contro di me per la mia lon-
tananza. Io che conosco questi signori mi
rideva della loro collera ; e infatti quando
fui a riverirli, non ottenni che iinezze da
loro, a segnotale, che mi pareva d’essera
in un paese forestiero. Eglino, come po-
tete irnmaginarvelo , mi domandarono di
voi. Dissi ioro il felice incontro che ave-
te avuto col Re, per cui tutti ne fanno
meraviglia . Chi vi fa al vostro ritorno in
Prussia primo ministro ; chi vi destina per
la Spagna, secondo la voce corsa tempo fa ;
chi discorre in un modo, e chi in un al-
tro , ma tutti vi presagiscono proporziona-
tamente a quel gran re che seryite. La
Marchesa quante interrogazioni non mi fe-
Bologna 28. maggio
Dopo veduta FAscensa , e dopo ricevuta
mille onestà e fìnezze da vostro fratello,
me ne venni a Bologna, ove appena giun-
to intesi che gli Assunti dell’Instituto era-
no furenti contro di me per la mia lon-
tananza. Io che conosco questi signori mi
rideva della loro collera ; e infatti quando
fui a riverirli, non ottenni che iinezze da
loro, a segnotale, che mi pareva d’essera
in un paese forestiero. Eglino, come po-
tete irnmaginarvelo , mi domandarono di
voi. Dissi ioro il felice incontro che ave-
te avuto col Re, per cui tutti ne fanno
meraviglia . Chi vi fa al vostro ritorno in
Prussia primo ministro ; chi vi destina per
la Spagna, secondo la voce corsa tempo fa ;
chi discorre in un modo, e chi in un al-
tro , ma tutti vi presagiscono proporziona-
tamente a quel gran re che seryite. La
Marchesa quante interrogazioni non mi fe-