4^4 L E T T E R te
ineno agrado, ve ne priego, che in questa
guisa ch'io posso vi ami e v'onori. Mio
fratello, a cui ho fatto noto il vostro tra-
vaglio, se n’è mostrato molto dolente, nè
ha lasciato dubitare d’ essere d’ uno stesso
sangue con me. Mi ha imposto farvi i suoi
complirnenti, e dirvi che vi prendiate pu-
re quel comodo , clre più vi torna, nel
mandarli il suo burrò . II signor Giampie-
ro mi ha voluto dare il piacere di raan-
darvi le qui aceluse canzoni , levandomi
quello di farvele ricopiare, come avrei vo»
luto. Ve le rnando dunque, e vorrei po-
tervi mandare con esse il ritratto di tutti
i pensieri, di tutti 1 sentimenti e di tutti
gl’afsetti, che io ho per voi in sx amara
circostanza. Che so certo, se non avessero
forza di risvegliare l’afsetto vostro, savreb-
bono di sminuire il vostro cordoglio. Ma
io m’accorgo che, ti’oppo allungandomi, vi
aggiugnerò più tosto tedio, che sollievo . Fi-
nisco dunque la lettera ; raa non finisco
di raccomandarmi che mi teniate nella gra-
zia ed amicizia vostra. State sano.
Credo e compatisco, o Zanotto mio sti-
raatissimo , il travaglio, che in sì grande
in-
ineno agrado, ve ne priego, che in questa
guisa ch'io posso vi ami e v'onori. Mio
fratello, a cui ho fatto noto il vostro tra-
vaglio, se n’è mostrato molto dolente, nè
ha lasciato dubitare d’ essere d’ uno stesso
sangue con me. Mi ha imposto farvi i suoi
complirnenti, e dirvi che vi prendiate pu-
re quel comodo , clre più vi torna, nel
mandarli il suo burrò . II signor Giampie-
ro mi ha voluto dare il piacere di raan-
darvi le qui aceluse canzoni , levandomi
quello di farvele ricopiare, come avrei vo»
luto. Ve le rnando dunque, e vorrei po-
tervi mandare con esse il ritratto di tutti
i pensieri, di tutti 1 sentimenti e di tutti
gl’afsetti, che io ho per voi in sx amara
circostanza. Che so certo, se non avessero
forza di risvegliare l’afsetto vostro, savreb-
bono di sminuire il vostro cordoglio. Ma
io m’accorgo che, ti’oppo allungandomi, vi
aggiugnerò più tosto tedio, che sollievo . Fi-
nisco dunque la lettera ; raa non finisco
di raccomandarmi che mi teniate nella gra-
zia ed amicizia vostra. State sano.
Credo e compatisco, o Zanotto mio sti-
raatissimo , il travaglio, che in sì grande
in-