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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 13): Lettere Italiane — Venezia, 1794 [Cicognara, 3-13]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28091#0208
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200 L E T T E R E

sicuramente farò di studiar le cose sue ,
di cui con tanta bontà ella è verso di me
largo e cortese. Io le ho ricevute jer Lal-
tro per rnezzo del signor Mazzoni ben più
diligente che il compar mio non fu, mi-
gliore per tutt’aìtro, che per eseguire le
commissioni altrui. Io ho letto così corne
ho potuto con somma avidità alcuno squar-
cio della sua apocalisse, e non posso dir-
le il piacer che ho preso in vedere in lei
un Dante novello , ma Dante aureo tutto
e tutto puro. Io fo continue imprecazioni
contro il legatore, che mi impedisce tut-
tavia di continuar si beata lettura . Io mi
sono poi immerso ne’Iatini suoi fonti, ove
ho ammirato 1 a eleganza congiunta colla
dottrina, la copia col neryo , ed una latini-
tà degna del secolo d’Augusto . Docte ser-
mones utriusque ILnguce, ben questo si può
dire a V. S. Illustrissima, sia che s’inten-
da della volgar nostra lingua e della lati-
na, o della favella degli uomini e di quel-
la d.egli dei. Ella iu’ha già da gran tem-
po nel nuraero de’suoi ammiratori, ma Ia
prego ripormi nella classe de’priini . Al!e
tante grazie che debbo renderle per così

pre-
 
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