Inedite.*
s55
DEL MEDESIMO
XXIII.
Bologna, i5. settembre iy56.
Egli è da lungo tempo che io devo vi-
vamente ringraziarla del prezioso dono, di
che ella ha voluto farmi parte. Gon gran-
d.issimo mio diletto e profitto ho letto le
bellissime sue rime; nelle quali ho ammi-
rato quella eleganza e quella facilità, di
che Apollo le è stato largo . Io riporrò
nella picciola mia biblioteca questo suo li-
bro tra quelli che sono degni del cedro ,
e tra i pochissimi che fanno onore a que-
sto nostro secolo. Io me la fo colle muse
e cogli amici qui in Bologna, intanto che
il mondo arde di guerra ; e me la farei
molto meglio, se avessi modo di poterl©
testimoniare quella viva amicizia o quella
perfetta stima con cui ho l’onore di raf-
fermarmi,
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DEL MEDESIMO
XXIII.
Bologna, i5. settembre iy56.
Egli è da lungo tempo che io devo vi-
vamente ringraziarla del prezioso dono, di
che ella ha voluto farmi parte. Gon gran-
d.issimo mio diletto e profitto ho letto le
bellissime sue rime; nelle quali ho ammi-
rato quella eleganza e quella facilità, di
che Apollo le è stato largo . Io riporrò
nella picciola mia biblioteca questo suo li-
bro tra quelli che sono degni del cedro ,
e tra i pochissimi che fanno onore a que-
sto nostro secolo. Io me la fo colle muse
e cogli amici qui in Bologna, intanto che
il mondo arde di guerra ; e me la farei
molto meglio, se avessi modo di poterl©
testimoniare quella viva amicizia o quella
perfetta stima con cui ho l’onore di raf-
fermarmi,